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Passeggiando in terra di Puglia

22 maggio 2023
Grand Tour

Regale compagno dell’Imperatore Federico II, il falco, etereo e aggraziato, dal becco affilato e sguardo acuto, da secoli stupisce con la forza delle sue ali e la precisione di artigli che incutono soggezione anche nel predatore più fiero.

Sovrano indiscusso dei cieli, padrone dei venti, impavido e orgoglioso cacciatore, nei suoi spostamenti sorvola una terra dalla storia millenaria, coprendo con la sua ombra ulivi secolari, rovine e castelli che hanno fatto la storia di un territorio dalle radici profonde.

Se dovessimo seguirlo dove ci porterebbe?

  • 1.
    A fianco della comunità

    La storia della Puglia affonda le sue radici nel Paleolitico. A raccontarne le trame e gli sviluppi uno dei musei più in voga del momento: il MArTA di Taranto.

    Tramite reperti che delineano la tradizione millenaria della città e approfondiscono tematiche legate ad aspetti “sacri e profani” del mondo antico, il Museo Archeologico Nazionale stupisce il visitatore grazie ad un viaggio nelle meraviglie dell’antichità, rimanendo al fianco della comunità attraverso mostre ed eventi che, tramite l'archeologia, parlano a tutti, senza distinzioni.

    Da un museo così fresco e all’avanguardia potevamo aspettarci altro?

  • 2.
    Gemma di Puglia

    Al pari di un diamante, Castel del Monte si staglia nel paesaggio lussureggiante dell’entroterra andriese, inondando di luce l’area che lo circonda.

    Frutto di un proficuo sincretismo culturale dove si coniugano elementi classici, gotici e arabi, il castello è fiore all’occhiello del patrimonio architettonico-artistico della Puglia. Simbolo architettonico, culturale e amministrativo del periodo svevo, la perfezione delle sue forme e la simbologia intrinseca lo rendono una rappresentazione fisica del Potere Imperiale di età federiciana.

    Non infonde anche a voi profonde suggestioni?

  • 3.
    A spasso con re e regine

    Se desiderate visitare una testimonianza viva del crocevia di culture che interessò la Puglia, il Castello Svevo di Bari è la meta giusta.

    Edificato nel XII secolo, il Castello visse il suo periodo di splendore nel corso del Cinquecento grazie ad Isabella d'Aragona e sua figlia Bona Sforza, che introdussero il modello di vita di una corte rinascimentale, attirando uomini di lettere, poeti e artisti, trasformando la struttura da austera base militare a raffinata dimora rinascimentale.

    Una vera e propria perla del Mediterraneo!

  • 4.
    I fantasmi esistono?

    Fortemente voluto da Federico II, il Castello Svevo di Trani fu baluardo di difesa per il Regno di Sicilia. Edificato infatti in una zona rocciosa e ribassata direttamente sul mare, forniva un perfetto punto di controllo sia da attacchi naturali che bellici.

    Teatro di numerosi avvenimenti importanti, tra cui il matrimonio di Manfredi di Svevia con Elena Ducas, nasconde tuttavia lati oscuri tinti di tragedia. La storia più tramandata è quella di Armida, il leggendario fantasma del Castello. Uccisa dal marito, che la colse insieme all’amante, si dice che il suo spirito si aggiri ancora nei saloni alla ricerca del suo amore perduto.

    Ve la sentite di addentrarvi nell’occulto insieme a noi?

  • 5.
    Mare, profumo di mare

    Avete mai visto un anello d’oro sagomato a rassembrare il Santo Sepolcro di Gerusalemme?

    Se la risposta è no non temete, potete rimediare visitando il Museo e Parco Archeologico di Egnazia! Visitare Egnazia significa intraprendere un cammino lungo trenta secoli, che si snoda tra i reperti custoditi nelle sale interne e nel verde del Parco. Ma la grande particolarità del museo risiede in un’ala interamente dedicata all’archeologia subacquea.

    Grazie ad un allestimento scenografico che sembra trascinare il visitatore nelle profondità dei fondali marini, la nuova sezione “Egnazia e il mare" è un'esperienza unica.

    I fondali marini non sono mai stati così accessibili!

  • 6.
    Sonagli e sonaglietti

    Vi siete mai chiesti con che cosa giocassero i fanciulli nel mondo antico? Il Museo Archeologico di Gioia del Colle ha la risposta.

    Le sue sale raccolgono alcuni dei reperti più curiosi che vi capiterà mai di vedere, legati non solo al mondo infantile, ma anche a quello conviviale. Tra questi: un curioso tintinnabulum del IV sec. a.C. (un sonaglio a forma di cinghiale con un guerriero armato di scudo a cavalcioni sul dorso), e un rython (vaso per bere) a testa di cervo.

    Pronti per una passeggiata nel quotidiano dei popoli antichi?

  • 7.
    La terra del re straniero

    Un viaggio dalla Preistoria alla civiltà dei Dauni? Al Museo Archeologico di Manfredonia è possibile!

    La narrativa si sviluppa lungo tre percorsi tematici che ripercorrono tre grandi macro aree: le civiltà del Neolitico, le metropoli dell’età del Bronzo e la società dei Dauni, i grandi protagonisti del museo.

    I miti e le leggende formatesi intorno a questa società sono numerosi, ma la cosa più peculiare lasciataci in eredità è un’originalissima manifestazione artistica: le stele daunie.

    La loro funzione? La scoprirete venendo a visitare il museo!

  • 8.
    Contemporaneamente parlando

    Il Parco Archeologico di Siponto è un simbolo di come il dialogo tra passato e presente possa far rivivere realtà credute perdute per sempre.

    Visitando l’area archeologica infatti, vi capiterà di ritrovarvi davanti ad una costruzione che ha dell’incredibile. Si tratta dell’opera Dove l’arte ricostruisce il tempo di Edoardo Tresoldi, un’innovativa installazione dove, grazie all’uso di 4500 metri di rete metallica, è stato possibile ricostruire il lato perduto della Basilica Paleocristiana.

    Una coraggiosa scelta grazie a cui archeologia e arte contemporanea dialogano donando una visione innovativa del paesaggio!

  • 9.
    Lo conosci Ciccillo?

    Se non sapete di chi stiamo parlando non preoccupatevi, avrete modo di presentarvi andando al Museo Archeologico di Altamura!

    Ciccillo, meglio conosciuto come l’Uomo di Altamura, fu un uomo di Neanderthal vittima di uno sfortunato incidente di caccia. Il ritrovamento del suo scheletro, perfettamente conservato, ha aiutato gli studiosi ad acquisire informazioni sostanziali su questa società e l’allestimento stupisce per la qualità dei reperti, presentati al pubblico anche tramite ricostruzioni iperrealistiche degli stessi.

    Curiosi di conoscerlo?

  • 10.
    Archeologia e Natura

    Il Parco Archeologico di Monte Sannace si distingue per le sue ragguardevoli dimensioni: 33 ettari che lo rendono il più grande di tutta la Puglia.

    La peculiarità del sito risiede nelle tipologie di percorsi proposte ai visitatori. Da un lato un itinerario più classico, quello archeologico, che permette di scoprire gli sviluppi della città antica, dall’altro il percorso naturalistico, che accompagna alla scoperta delle diverse forme di vegetazione sviluppatesi tra rovine e zone rurali.

    Il connubio perfetto per chi ama la storia, ma non può fare a meno di vivere a contatto con la natura.

  • 11.
    Tele vive

    Stabilire una propria identità regionale valicando tuttavia i confini nazionali? La Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” riesce in questo intento grazie a collezioni variegate che delineano lo svilupparsi dell’arte dal Cinquecento al Novecento.

    Mantenendo il suo senso di collezione privata, alla base dell’esposizione, il percorso di visita è pensato per creare nuovi argomenti di dibattito e ammaliare con la produzione artistica di artisti pugliesi e internazionali.

    Pronti a tornare e ritornare in queste sale?

  • 12.
    Una sconfitta inaspettata

    La Battaglia di Canne passò alla storia come la più grande sconfitta mai subita dalle truppe romane. La peculiarità? Ad oggi non sono stati ancora ritrovati reperti che possano determinare che questa battaglia sia effettivamente avvenuta.

    Ma ciò non toglie il profondo valore storico che ebbe il luogo in termini di sviluppo umano. Attraverso un approccio multimediale e interattivo l’Antiquarium e Parco Archeologico di Canne della Battaglia vi accompagneranno alla scoperta della storia dell’insediamento che fece probabilmente da teatro a questo evento storico.

    Un museo immersivo aperto a tutti!

  • 13.
    Sfumature di rosa

    La ricca cromia dei reperti esposti al Museo Archeologico di Canosa di Puglia è una testimonianza delle maestranze artigiane canosine.

    La ceramica canosina, policroma e plastica, è il felice risultato di una produzione originalissima che stupisce ancora oggi, un simbolo delle usanze e della mentalità della società di Canosa e della rilevanza delle famiglie d’élite indigene all’interno della comunità.

    Fidatevi, vi risulterà difficile staccare gli occhi dalle vetrine.

  • 14.
    Affreschi imperituri

    All’interno del Castello di Copertino vi sono due stanze che vi lasceranno a bocca aperta.

    Si tratta più correttamente di due cappelle, una del Quattrocento e una del Cinquecento, che racchiudono degli affreschi perfettamente conservati. La Cappella della Maddalena è caratterizzata da un ciclo pittorico risalente al tardo gotico, mentre la Cappella di San Marco presenta figure tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento.

    Una vista davvero da togliere il fiato!

Ebbene si, Aditus è approdato in Puglia in alcuni dei musei e parchi archeologici più belli d’Italia. Nel tacco dello stivale troveremo di che cibare la mente e lo spirito, accompagnati dai personaggi e le storie più peculiari!

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