UN “PARCO ARCHEOLOGICO DIFFUSO” NEI LUOGHI DOVE SORSE LA PRIMA COLONIA GRECA IN SICILIA
Tra i profumi di agrumi e del mare, con l’Etna sullo sfondo: in un paesaggio tra i più belli del Mediterraneo, l’evoluzione di una delle più importanti comunità elleniche – citata anche da Tucidide. I resti dell’antica Naxos ci fanno conoscere l'urbanistica delle città arcaiche greche.
Avvisi(3)
- BIGLIETTI DI INGRESSO GRATUITI
I biglietti di ingresso gratuiti sono acquistabili soltanto in loco.
- AUMENTO TARIFFE BIGLIETTI
Si comunica che in applicazione della D.A. n. 139/GAB del 22/12/2023 dal 1 gennaio 2024 saranno in vigore nuove tariffe di ingresso ai musei, gallerie, aree archeologiche, parchi, giardini e siti monumentali della Regione Siciliana.
- PRIMA DOMENICA DEL MESE
La prima domenica del mese l'ingresso ai siti nella Sicilia Orientale è gratuito e l'emissione del biglietto avverrà esclusivamente on site, presso le biglietterie.
Servizi(6)
- Accesso diversamente abili
- Attività didattiche
- Audioguida
- Biglietteria ufficiale
- Bookshop
- Punto Informazioni
Riduzioni(2)
Per i biglietti RIDOTTI e GRATUITI verrà richiesta la documentazione attestante il diritto all’utilizzo di tali biglietti. In mancanza della documentazione da presentare alla biglietteria, sarà necessario acquistare il biglietto INTERO.
Ridotto
2tipologie- •Cittadini UE con età tra i 18-25 anni (il limite di età si intende superato dal giorno successivo al compimento del 25esimo anno di età).
- •Soci FAI
Gratuito
17tipologie- •Visitatori che non abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. I visitatori che abbiano meno di dodici anni di età devono essere accompagnati.
- •Portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.
- •Guide turistiche dell'Unione europea nell'esercizio della propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità
- •Interpreti turistici dell'Unione europea quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità
- •Personale di ruolo dell'Assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana della Regione siciliana
- •Membri dell'I.C.O.M. (International Council of Museums)
- •Gruppi o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell'Unione Europea accompagnati dai loro insegnanti previa prenotazione e nel contingente stabilito dalla Direzione del Sito
- •Allievi dei corsi di alta formazione presso le Scuole del Ministero (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico) e dei corsi presso il Centro Regionale per la Progettazione ed il Restauro
- •Docenti e studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell'Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l'anno accademico in corso.
- •Docenti e studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti di istituiti negli Stati dell'Unione Europea.
- •Giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative, mediante esibizione di idoneo documento comprovante l'attività professionale svolta (DDG n.1109 del 7/09/2019 DG-Musei).
- •Operatori delle associazioni di volontariato che operano presso le sedi mediante convenzioni con l'Assessorato Beni culturali e Identità siciliana
- •Personale docente della scuola di ruolo o con contratto a termine della scuola italiana, dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche. L'attestazione è annuale e valida per l'a.a. in corso.
- •Ispettori Onorari dei Beni culturali in Sicilia
- •Militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
- •Membri dell'I.C.C.R.O.M. (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali)
- •Studiosi italiani e stranieri per motivi di studio o di ricerca attestati da istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri nonchè da organi del Ministero ovvero, per particolari e motivate esigenze i dirigenti responsabili possono consentire a singoli soggetti che ne facciano richiesta l'ingresso gratuito per periodi determinati.
Durata
20 minuti
45 minuti
1 ora e 30 minuti
Descrizione
Naxos: la civiltà greca sbarca in Sicilia
Nel 735 a.C. una nave proveniente dalla Grecia approda nella baia formata dalla penisola lavica di Schisò: intorno al porto naturale appena scoperto viene fondato un insediamento urbano. Molti sono i coloni delle Cìcladi, e sono tanto affascinati dalla bellezza dei luoghi da dare alla nuova città il nome della loro patria: la chiamano Naxos, come l’isola da cui provengono.
Nei primi decenni del V secolo a.C. un nuovo impianto ortogonale viene edificato sui resti dell’insediamento arcaico, mantenendo il circuito delle antiche mura ciclopiche di fortificazione. Tre grandi strade orientate in direzione est-ovest incrociano strade più strette in direzione nord-sud; questa griglia urbana delimita gli isolati. L’opera è imponente, e rivela nella tecnica costruttiva la sua matrice egeo-insulare.
Tra Atene e Siracusa
La nuova Naxos diventa una città marittima dotata di un’agorà, di un arsenale navale e di una propria flotta di triremi. Una città che per i Greci ha anche grande importanza simbolica: il suo altare ad Apollo Archegetes è il punto di partenza degli ambasciatori delle città greche di Sicilia diretti in madrepatria. Una piccola potenza commerciale e militare che, quando scoppia la seconda guerra del Peloponneso, non esita a schierarsi a fianco di Atene contro Siracusa. Ma Atene viene sconfitta; il tiranno Dionigi il Vecchio si vendica, e punisce Naxos radendola al suolo.
Un parco che si estende nel tempo e nello spazio
Il Parco di Giardini Naxos raccoglie questa eredità stratificata in una delle destinazioni più suggestive della Sicilia orientale. Il Parco nasce intorno all’area archeologica vera e propria per diventare gradatamente un “parco diffuso”: oggi include anche i comuni che hanno garantito nel tempo la continuità dell’insediamento originario, come Taormina e Francavilla di Sicilia. Fra le aree gestite dal Parco, complessi di valenza paesaggistica (Isola Bella e Villa Caronia) e monumentale (Castello Schisò affacciato sulla baia di Giardini Naxos, Palazzo Ciampoli e Castel Tauro a Taormina, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò a Casalvecchio Siculo).
Il Museo Archeologico di Giardini Naxos e Taormina
All’interno del Parco sorge il Museo Archeologico di Giardini Naxos e Taormina, che contiene, accanto a un piccolo nucleo di materiali acquistati o donati, i reperti provenienti dagli scavi condotti nel sito. Le ricerche sul territorio hanno permesso di individuare la necropoli di Cocolonazzo, che mostra un precoce stanziamento dei Siculi in pacifica convivenza con i Greci. Il Museo contiene terrecotte architettoniche dipinte di tipo “siceliota”, che decoravano i tetti degli edifici sacri. Spicca la ricostruzione di una grande lastra con Gorgone, che decorava il frontone di un edificio pertinente a uno dei due santuari. Fanno bella mostra le tegole a maschera di Sileno prodotte a Naxos dalla fine del VI al V secolo a.C. I Sileni, rinvenuti in diversi contesti, sono collegati al culto di Dioniso (dio del vino e del teatro, ma anche dell’oltretomba), la cui iconografia è ampiamente diffusa a Naxos e compare anche sulle monete. Uscendo dal Museo, la torre costiera cinquecentesca ospita la sezione subacquea con i reperti provenienti dalla baia di Naxos e Taormina.
Riunire quello che la storia ha diviso: l'altare Heidelberg-Naxos
Il Museo Archeologico di Giardini Naxos espone anche il piccolo altare Heidelberg-Naxos, che rappresenta due sfingi contrapposte ai lati di un motivo floreale. Non è solo un bellissimo pezzo d’arte antica: è una storia esemplare di condivisione di un progetto culturale. Un frammento dell’àrula in terracotta faceva parte della collezione dell’Antikenmuseum dell'Università di Heidelberg; l’altra metà era stata acquisita dal Museo Naxos negli anni settanta. La transazione che ha portato a ricomporre i due frammenti è stata lunga e complessa, ma il suo successo ha un grande valore simbolico: grazie alla collaborazione tra istituzioni di Paesi diversi, è stato possibile ricomporre le due metà di un’opera separate per centinaia d’anni – forse per millenni.
Previsioni
- mar, 17 giu20°/28.2°
- mer, 18 giu18.5°/26.1°
- gio, 19 giu17.8°/25.2°
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