Il lato migliore della cultura
Prestito non adattato dalla lingua inglese, il selfie (da self portrait, fotografia di se stessi) è ormai entrato nel vocabolario di grandi e piccini. Pane quotidiano di molti, pratica fotografica egualmente amata e sofferta, regista indiretto di pièce teatrali di ultimo grido, questo fare fotografico ha riscosso un successo universale.
Nella giornata mondiale a lui dedicata abbiamo deciso di metterlo a servizio dell’arte e della cultura. Usufruendo dei nostri pollici opponibili terremo in mano i mezzi di questo servizio di foto istantanee, portandoli con noi alla scoperta di alcuni dei tesori nascosti del Patrimonio Culturale Italiano.
Ma prima di partire all’avventura ci siamo posti una domanda. Se i musei potessero scegliere, quale eleggerebbero a loro lato migliore? Quale sala o oggetto ci suggerirebbero di immortalare insieme a noi per portarci dietro un ricordo indelebile?
Leggete e lo scoprirete!
- 1.
Terra in vista!
Se la Liguria è la meta delle vostre vacanze non perdete l’occasione di passare dal Galata, Museo del Mare di Genova, dove la storia di grandi navigatori del passato e numerosi reperti marittimi narrano la storia della navigazione.
Tra gli elementi distintivi del museo si colloca il faro. Situato all'ingresso e alto 10 metri, si tratta di un faro-fanale alla cui sommità è presente un’autentica e funzionante Lente di Fresnel. La chicca? Potrete scegliere l’inquadratura che preferite grazie alle balconate panoramiche situate sui vari piani dell’edificio!
- 2.
Da isola…
A più di 1200 chilometri di distanza, in terra sicula, troverete numerosi spot tra cui scegliere! La Sicilia Orientale è ricca di bellezze naturali e archeologiche. Che siate amanti della natura, dell'archeologia o della pittura qui troverete di che immortalare.
Lasciamo la parola prima al Museo Bernabò Brea di Lipari. Se potesse parlare, questi vi direbbe di farvi ammaliare dai corredi di epoca greco-romana rinvenuti negli scavi nella necropoli della contrada di Diana di Lipari. Vasi, maschere, gioielli, sono solo alcuni degli oggetti con cui creano un’istantanea di un’epoca ricchissima!
La materia prima c’è, cosa creerete con essa?
- 3.
… a Isola
Il Paradiso terrestre? No, è Isolabella! Ovunque si posi lo sguardo un tripudio di fiori e vegetazione si staglia sull’orizzonte. Un sogno fatto realtà per tutti coloro che amano vivere la natura nel suo essere più vero e sincero.
Per la vostra foto non fermatevi subito davanti ai primi rigogliosi sprazzi di verde, ma camminate e raggiungete Villa Caronia: le sue finestre saranno lo sfondo perfetto per il vostro scatto!
- 4.
Con il naso all’ingiù
Appassionati di storia e archeologia romana? Saziate la vostra curiosità con la Villa Romana di Patti. Non solo vi coinvolgerà con il racconto del suo fortuito ritrovamento e una visita ai reperti recuperati durante gli scavi, ma soprattutto offrirà al curioso obiettivo della vostra macchina fotografica (o alla telecamera interna del vostro cellulare) uno scorcio squisito: quello del Mosaico di Bacco.
Come viene rappresentato il Dio? A voi scoprirlo e immortalarlo!
- 5.
Sulle orme di Goethe
Se invece vi sentite pervasi dallo spirito dei viaggiatori Ottocenteschi, provate a calcare le stesse strade dei partecipanti del Grand Tour e spostatevi al Parco Archeologico di Tindari. Qui non potrete che rimanere incantati davanti ai frutti dell’incontro tra la cultura romana, greca, siciliana e bizantina.
Secondo molti il suo punto più fotogenico è l’area della Basilica. Voi siete d’accordo? Se doveste cimentarvi e scegliere di scattare la vostra foto qui ricordatevi di mettere il grandangolo o ne taglierete la bellezza!
- 6.
Sferzate di pennello tra Puglia e Sicilia
Spostiamoci di settore e varchiamo la soglia di tre grandi istituzioni museali conosciute per le grandiose collezioni pittoriche: il MuMe di Messina, la Galleria di Palazzo Bellomo a Siracusa e la Galleria Devanna di Bitonto. Qui scegliere una sala simbolo risulta ancora più difficile!
Prendiamo il MuMe: Carracci, Alibrandi, Montorsoli, una lista infinita di alcuni tra i più grandi artisti di sempre. Ma, vuoi per fama (o infamia), su tutti si staglia lui: Caravaggio. Nel Museo potrete cimentare la vostra arte fotografica davanti a ben due opere del pittore, la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei Pastori. Pronti?
Se desiderate immortalare un’opera dalla storia intrigante non potrete che recarvi a Palazzo Bellomo. Qui il museo vi condurrà alla scoperta del suo dipinto di punta: l’Annunciazione di Antonello da Messina. La paternità dell’opera venne confermata solo nel XX secolo, una volta rinvenuto il documento di committenza. Uno spaccato storico e artistico degno di nota, non trovate?
Se invece preferite un tocco di internazionalità, pur rimanendo su suolo italiano, optate per un passaggio in Puglia e recatevi alla Galleria Nazionale Devanna di Bitonto. La voce del museo non solo vi narrerà le vicende delle epoche artistiche rappresentate, ma vi suggerirà di guardare attentamente come queste vengono presentate al pubblico. La Galleria infatti si distingue per essere allestita secondo una metodologia che ricalca quelle tipiche delle collezioni private di fine Ottocento.
- 7.
Rumore di scudi
La Galleria Devanna ci ha portato in terra di Puglia, perché quindi non rimanerci? Per gli appassionati di battaglie e luoghi storici nulla sarà più gradito che seguire il canto della sirena che li porterà fino al sito di Canne della Battaglia.
Un nome che è anche memoria dell’evento più disastroso mai vissuto dall’esercito romano: la Battaglia di Canne. Qui dove passato e presente si incontrano nulla sembra raccontare più profondamente le vicende di quel fatidico anno (il 216 a.C.) che gli spazi teatro di questa battaglia.
Visitate il Parco e lasciate che sia l’eco della storia a guidarvi. Fermatevi solo dove vi sembrerà di sentire ancora più chiaramente il rumore di tutte le civiltà passate per Canne nei secoli.
Questa sarà la scena per il vostro scatto.
- 8.
Silhouette di pietra
Siete viaggiatori in solitaria? Nondimeno abbiamo la soluzione per farvi avere un selfie di gruppo!
Le sale del Castello di Manfredonia celano un tesoro unico al mondo: le stele Daunie, figure di uomini e donne stilizzati che venivano utilizzati come segnacolo per le tombe. Divertitevi a scoprire i dettagli e le decorazioni di ciascuna di loro e selezionate quella a vostro dire più esemplare di tutte: avete trovato il vostro partner!
- 9.
Ceramiche conviviali
Colori così brillanti da essere quasi accecanti.
I reperti esposti nel Museo Archeologico di Canosa testimoniano la grande abilità delle maestranze locali nella produzione ceramica. I grandi contenitori, le olle e i vasi per attingere, versare e bere, provenienti dai corredi delle tombe, rimandano a forme di convivialità legate alla sfera funeraria e si distinguono per l’alta qualità e la varietà delle decorazioni.
A ricordo di questo viaggio tra le sfumature della produzione ceramica canosina il suggerimento è di selezionare una delle oinochoai, grandi brocche decorate con motivi policromi rosa, celesti e rosso fuoco.
Ne troverete alcune dalle forme interessanti!
Aprite la mente, assimilate e… scattate! Potrete raccontare a tutti di questo viaggio con bellissimi immagini a fare da filo rosso per la narrazione.
Quali rovine distinguono un parco da un altro? Quali vasi sono distintivi di un popolo o di un’epoca? Cosa rende un museo famoso in tutto il mondo? Viaggiando da nord a sud, abbiamo provato a dare una risposta a queste domande entrando nelle sale e negli spazi di alcuni dei musei e parchi archeologici più belli d'Italia con un unico scopo: farci sussurrare all’orecchio la loro storia, scoprirne i segreti e scegliere insieme i “profili” migliori per scattare ritratti dal sapore di memoria.
Impostate la telecamera interna, chiamate i vostri amici e partite: la cultura in gruppo ha un sapore migliore!