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Taormina

Castello di Taormina

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logoFortezza arabo normanna del XI secolo

"Sulla via di Taormina tra uliveti e azzurro pelago il cammin serpeggia al lito; scosta Aurora al nevi-candido Etna il vel col roseo dito. Su la via protende il mandorlo entro il cocchio i rami in fiore, scherza al par di lieta driade da l'amabile rossore."

IL CASTELLO DI TAORMINA: STORIA DEL MANIERO DELLA PERLA DELLO IONIO

Arroccato sul Monte Tauro, a 397 metri sul livello del mare, il Castello di Taormina è uno squisito esempio di architettura arabo-normanna.

Tempo di lettura stimato3 min

Servizi(5)

  • Audioguida
  • Biglietteria ufficiale
  • Mappa storica del Castello
  • Pergamena di fine visita personalizzata di “Nobilis Castrii Tauromeni”
  • Servizi igienici

Riduzioni(3)

PROMO 2 INTERI (verifica nelle riduzioni sconti e vantaggi). Per i biglietti RIDOTTI e GRATUITI verrà richiesta la documentazione attestante il diritto all’utilizzo di tali biglietti. In mancanza della documentazione da presentare alla biglietteria, sarà necessario acquistare il biglietto INTERO.

Promo 2 interi

1Tipologia
  • •Prenota almeno 2 biglietti online e ricevi subito: n°1 sconto del 15%; n°1 omaggio esclusivo a persona da ritirare al bookshop. Per usufruire dell'offerta devi acquistare i biglietti entro il 31 luglio, ma la visita al Castello può essere programmata fino al 31 ottobre 2025.

Ridotto

2tipologie
  • •Cittadini UE con età tra i 18-25 anni (il limite di età si intende superato dal giorno successivo al compimento del 25esimo anno di età).
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Gratuito

17tipologie
  • •Visitatori che non abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. I visitatori che abbiano meno di dodici anni di età devono essere accompagnati.
  • •Portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.
  • •Guide turistiche dell'Unione europea nell'esercizio della propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità
  • •Interpreti turistici dell'Unione europea quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità
  • •Personale di ruolo dell'Assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana della Regione siciliana
  • •Membri dell'I.C.O.M. (International Council of Museums)
  • •Gruppi o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell'Unione Europea accompagnati dai loro insegnanti previa prenotazione e nel contingente stabilito dalla Direzione del Sito
  • •Allievi dei corsi di alta formazione presso le Scuole del Ministero (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico) e dei corsi presso il Centro Regionale per la Progettazione ed il Restauro
  • •Docenti e studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell'Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l'anno accademico in corso.
  • •Docenti e studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti di istituiti negli Stati dell'Unione Europea.
  • •Giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative, mediante esibizione di idoneo documento comprovante l'attività professionale svolta (DDG n.1109 del 7/09/2019 DG-Musei).
  • •Operatori delle associazioni di volontariato che operano presso le sedi mediante convenzioni con l'Assessorato Beni culturali e Identità siciliana
  • •Personale docente della scuola di ruolo o con contratto a termine della scuola italiana, dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche. L'attestazione è annuale e valida per l'a.a. in corso.
  • •Ispettori Onorari dei Beni culturali in Sicilia
  • •Militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
  • •Membri dell'I.C.C.R.O.M. (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali)
  • •Studiosi italiani e stranieri per motivi di studio o di ricerca attestati da istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri nonchè da organi del Ministero ovvero, per particolari e motivate esigenze i dirigenti responsabili possono consentire a singoli soggetti che ne facciano richiesta l'ingresso gratuito per periodi determinati.

Descrizione

Detto anche Castello di Monte Tauro o Castello Saraceno, si trova in una posizione ottimale con una vista sul versante ionico: a nord è delimitato dallo Stretto di Messina, a sud dalla vallata del fiume Alcantare e dalle pendici dell’Etna, in lontananza dalla città di Catania e a ovest dal sistema montuoso dei Peloritani.

Una posizione strategica, che, insieme a quella occupata dal Teatro Antico, lo ha reso nei tempi remoti uno dei due punti di controllo delle vie di passaggio da Catania a Messina. In epoca greca e romana la città di Taormina, chiamata Tauromenion, aveva due acropoli. La prima, la rocca del Tauro, fungeva da acropoli per la città, la seconda, il Castello di Mola, si trovava ad un livello superiore, ma entrambe avevano un loro centro abitato e fortificazioni. Per distinguerle venne dato loro il nome di “castrum superius” e “castrum inferior”.

Le invasioni saracene e l'intervento normanno

La prima costruzione fortificata risale verosimilmente all’età bizantina, rappresentando a lungo uno degli avamposti di difesa nella guerra contro gli arabi. Dall’agosto del 908 al 969 Taormina fu sottoposta a tre invasioni Saracene che assoggettarono la cittadina ad un terrificante assedio. L’ultima invasione da parte dei Saraceni, che si svolse dal 964 al 969, si concluse con l’ennesima capitolazione ed il territorio dell’isola fu suddiviso in cinque unità amministrative governate da altrettanti principi insediati nelle città di: Taormina, Palermo, Messina, Siracusa e Trapani. La liberazione di Taormina dalla tirannide saracena avvenne per opera del Gran Conte Ruggero.

Essendo una caratteristica della rocca l’inespugnabilità, i Normanni quando nel 1079 assediarono il castello, che era sotto il dominio dei saraceni, adattarono la strategia del Conte Ruggero tagliando ogni rifornimento, bloccando gli accessi via mare, con la chiusura del porto, e facendo edificare intorno alla città ventidue torri di legno, costringendo il nemico alla resa.

Evoluzione architettonica e castellania

Nel 1134 l’abitato fu sottoposto al monastero di San Salvatore della Placa presso Francavilla di Sicilia. Mentre durante il dominio di Federico II di Svevia, chiamato “Stupor Mundi” per le sue qualità intellettuali, politiche e militari, la fortezza fu affidata ad un nobile castellano.

Nel XV secolo sono documentati restauri e modifiche alle mura della fortezza.

Durante l’epoca aragonese, la castellania venne affidata, in ordine cronologico, alla famiglia Asmundo (sotto la Casa d’Aragona), a Bernardo Orioles (al tempo di Pietro II d’Aragona), a Riccardo Marchese (sotto il regno di Ludovico di Sicilia e Federico IV d’Aragona), ed a Federico Spadafora, il quale ricevette l’affidamento della castellania e la carica di governatore.

Nel 1435 venne poi nominato capitano Pietro Candiani, sotto il regno di Alfonso V d’Aragona, seguito, in epoca spagnola, da Girolamo Campolo, Antonio Balsamo e da Giacomo Balsamo che assunse nel 1547 la carica di vicario generale di Taormina.

Il Castello ha forma trapezoidale ed è dotato di una torre, un tempo adibita a postazione di vedetta. Delle cinta murarie si sono conservate le mura esterne (con un’altezza di oltre quattro metri), mentre le murature interne sono quasi crollate del tutto.

Degli spazi interni rimangono visibili una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, un corridoio sotterraneo dove venivano depositate armi e vettovaglie e una scalinata a ventaglio che portava al mastio.

La Chiesa della Madonna della Rocca

Nel XVI secolo avvenne la bonifica del sito con la costruzione di un luogo di culto dedicato alla Madonna della Rocca. Fondata dall’Abate Francesco Raineri con l’aiuto dell’arcivescovo di Messina Geronimo Venero, la chiesetta di S. Maria della Rocca fu costruita sfruttando la conformazione a grotta della roccia preesistente, tanto che parte del suo soffitto è costituito dalla roccia viva.

La chiesetta della Madonna della Rocca è il punto di partenza da cui iniziare il percorso per raggiungere il Castello. Da qui infatti pare una scalinata intagliata nella roccia che attraversa un avancorpo presidiato da camminamenti di ronda prima di raggiungere la porta.

Tempo di lettura stimato3 min

Mappa

Via Madonna della Rocca, 9, 98039 Taormina ME
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